Un bimbo con un solo genitore?!?

Questa domanda non attanaglia solo i detrattori dell’inseminazione artificiale per le donne single, state tranquilli. E’ un dubbio che hanno anche le aspiranti/future mamme single per scelta.
In risposta a chi non la crede una cosa possibile, polemizzo proponendo allora di dare in affidamento tutti i bimbi figli di genitori separati, divorziati e i bimbi orfani di padre e madre, visto che non possono restare soli con mamma o papà. Ragazze madri idem, togliamogli il figlio. Perché se il problema è il benessere del bimbo, ditemi voi che amore posso dare in MENO rispetto ad una situazione appena citata.
Riguardo alle “alternative” alla PMA (vacanze sessuali o raggiramento di uomini inconsapevoli) ho già detto la mia QUI.

Dicevamo… i dubbi. Ce la farò da sola? Sarà felice? Sarò in grado di trasmettergli amore e serenità? Dubbi che ovviamente vai a presentare alla psicologa/psicoterapeuta del settore, risposte che cerchi di trovare in mille libri e confrontandoti con altre mamme single.

I bimbi non nascono con l’idea della mamma e del papà, quella la scovano guardandosi attorno a scuola, confrontandosi, ed in una classe in cui ci sono solo figli di famiglie composte da mamma e papà potrebbe farsi delle domande.
Ricordo il figlio di amici che piangeva perché tutti i suoi compagni avevano l’apparecchio ai denti e lui no, perché non ne aveva bisogno.

Ma tornando a noi, i bimbi nascono con l’idea di fare la poppata e la cacchina  essere coccolati e amati. Chiunque ci sia accanto a lui/lei.
Poi starà a me, mamma single, trasmettergli tutto l’amore che si merita e dargli gli strumenti per difendersi dalle frasi, dai dubbi, dalle mamme dei compagnetti e dalle battutine che inevitabilmente arriveranno. Ma le battutine arrivano anche con i nomi, i cognomi, i capelli lunghi, rossi, biondi, neri, gli occhiali, l’altezza, l’età. Tutto.

E quindi ci si trova ad un bivio: dirgli la verità? O inventarsi una storia?
Ed il dubbio è venuto persino a me, che non dico bugie nemmeno morta.

Ma la conclusione è stata: perché fargli pesare deliberatamente l’ASSENZA di qualcuno (papà sparito, assente, morto, con mamma abbandonata) quando puoi fargli notare la PRESENZA di qualcuno? La presenza di una mamma che l’ha desiderato talmente tanto da prendere un aereo e andare in un posto in cui un benefattore le ha dato un semino da mettere nella pancia. Per fare nascere LUI/LEI, proprio LUI/LEI. (Che ha fatto diversi tentativi, che ha pianto tanto per i fallimenti, che stava per desistere, che ha fatto cure ormonali e mille esami costosissimi, e viaggi… ma tutto questo magari non diciamoglielo).

Starà a me, all’età giusta, dargli gli strumenti, presentargli queste informazioni (nel giusto modo, ovviamente) in modo da renderlo FIERO di se stesso, della scelta della mamma, dell’amore che fin da prima del suo concepimento c’era.
Dargli una spada per difendersi, anche da piccolo, dalle occhiate strane del paesello del Sud, e dalle mamme dei compagnetti probabilmente.

Serenità sarà la parola d’ordine. Ovviamente sarà compito mio anche farlo crescere con una mentalità aperta, dandogli la possibilità di stare a contatto con tanta gente, diverse culture, esprimendo se stesso e magari affiancandolo a delle figure maschili che, inevitabilmente, saranno importanti per la sua crescita: un maestro, un coach di non-so-che-sport o l’insegnante di non-so-che-hobby, un ipotetico fidanzato della mamma se mai ci sarà.

Davvero mi risulta inconcepibile l’accanimento che a volte leggo sui social, perché di persona fino ad ora non ho incontrato particolari ostacoli o detrattori. Alla parola serenità, che poi spero si trasformi in realtà per il bimbo, leggo l’opposto. Vedo così tanto odio, odio delle persone che lottano per i NON diritti altrui, odio che se è presente in loro, lo sarà anche nelle loro famiglie e nell’educazione che trasmetteranno ai loro figli. E sono triste per loro. Forse sarebbe stato più facile vivere altrove, USA, Nord Europa, grandi città, dove non ci sono barriere e pregiudizi (o comunque, di meno). Ma vivo qui e staremo benissimo.

Sarà una bella sfida e sono pronta.

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5 risposte a "Un bimbo con un solo genitore?!?"

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  1. Ciao, leggere le tue parole mi dà una grande carica, sei davvero …solarmemte contagiosa! Io in questo momento sono incinta in seguito ad un trattamento di embrioadozilne, ed incrocio le dita che proceda bene, sono a metà del secondo mese.
    Nei 2 anni passati ho perso 2 bimbi concepiti naturalmente (avevo già passato i 40) e al secondo aborto il…padre….se ne è andato. Proprio mentre abortivo..grande uomo . Così , essendo single e 43 ho deciso di fare da sola tra mille domande ma una sola certezza, voglio avere questo/a bambino/a .
    Trovare le tue parole è stato un bel regalo!

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    1. Tiziana, augurissimi, incrocio le dita per te.
      Hai una forza pazzesca, il tuo bimbo (o la tua bimba) sarà davvero fortunato. Gli insegnerai l’amore, la pazienza, la forza, la perseveranza, l’indipendenza.
      Le mille domande sono legittime, i dubbi accomunano tuuuutti i futuri genitori. Deve essere tosta per te, anche per il sostegno che è venuto a mancare nel momento peggiore. Sei forte, un abbraccio sincero.

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  2. Condivido pienamente ciò che dici, la verità è sempre la sola e unica soluzione. Da mamme forti e coraggiose..cresceranno solo figli meravigliosi😍

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  3. Ciao a tutte. Finalmente trovo un blog dove posso leggere storie come questa. Sono una “ragazza” di 40 e vorrei intraprendere la strada dell’embrioadozione ma davvero non so come muovermi. Su internet ci sono milioni di informazioni su centri e cliniche varie ma come operare la giusta scelta ad un prezzo ragionevole? Potete aiutarmi indicandomi associazioni in cui viene fornito supporto ed informazioni in merito a trattamenti, cliniche, costi e quant’altro? Grazie per il supporto e in bocca al lupo per questa coraggiosa e meravigliosa scelta.

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